Spazio alle donne – Seconda puntata
3 Marzo 2017
Proseguiamo il racconto di Donatella Rampado, consulente, formatrice e scrittrice, relativamente all’universo femminile e alla leadership in rosa.
Secondo lei, le aziende guidate da donne hanno percentuali più basse di fallimento: in cosa è diverso lo stile di leadership femminile da quello maschile? In che modo le donne al comando affrontano crisi e difficoltà? Quali sono i plus (e i punti deboli) che gli uomini non hanno?
Le donne possiedono una visione laterale e globale dell’azienda. Hanno capacità di sintesi e uno stile che possiamo definire di pan-determinazione, che vuole che il bene di tutti sia il bene dell’azienda e del gruppo di cui fa parte, contando gli stakeholder. Grazie a questo approccio, non arrivano mai a mettere in pericolo la vita stessa dell’azienda con investimenti pericolosi o scelte (anche di persone) azzardate.
In merito ai plus, possiamo affermare che le donne sono brave a chiedere aiuto e a trovare persone capaci di supportarle in un certo momento, per un dato problema. Sanno motivare il team, ascoltano i consigli e li sanno selezionare in ottica prospettica.
Se devo individuare dei punti di debolezza, le donne hanno un approccio al lavoro talvolta “work in progress”: le decisioni prese possono essere modificate da variabili non preventivate a volte di carattere emozionale. Non è negativa l’abilità di cambiare o modificare l’idea o la strategia iniziale, se questa è motivata da un’analisi prospettica: il problema giunge quando il cambio di strategia repentino impatta sul risultato finale per questioni di antagonismo o “matriarcato” all’interno del team.
Ho riscontrato personalmente che è essenziale, per la buona riuscita di un progetto, che la donna leader trovi una corretta empatia con le altre donne del gruppo: in questo caso, il successo sarà assicurato.