Ristorazione, verso la “food hall”
31 Gennaio 2019
Elena Giordano – Come sta andando il settore della ristorazione nel nostro Paese?
Per chi non avesse potuto seguire i lavori che si sono svolti qualche giorno fa al Sigep, ecco qualche numero interessante (fonte:Npd).
Il mercato della ristorazione vale, nel nostro Paese, 990 miliardi di euro.
Il dato è in crescita, sia in Italia (+2,3%) che in Europa (+3%).
Ogni italiano effettua consumi fuori casa per 251 volte l’anno. Siamo terzi, a livello mondo, dopo Giappone e Corea del Sud.
Siamo ben messi, insomma, e il futuro ci sorride.
L’offerta, però, è smisurata. Nel momento in cui si deve decidere un formato di locale, un’offerta specialistica, l’inserimento di nuove referenze, versi quali novità guardare?
Ovvero, quali sono i veri trend che incontreremo strada facendo nei prossimi mesi?
Il concetto che viene raccontato nella ricerca è quello dell’ibridazione dei luoghi.
Cosa significa?
Che la libreria si trasforma anche in caffetteria.
Che il bar può ospitare uno spazio per gli incontri tra le mamme o la lettura di poesie.
Che ogni luoghi diventa anche “altro” dalla sua destinazione originaria.
Le persone, in poche parole, amano oggi frequentare il bar non solo per bere un caffè velocemente, ma anche per vivere nuove e diverse esperienze; magari consultare Internet, lavorare, chiacchierare (non ci viene in mente l’idea di Starbucks? Eccola qua servita su un piatto d’argento).
Non solo, cambiamenti attendono anche i bar e i locali che lavorano all’interno dei centri commerciali. Le food court, ossia gli spazi in cui erano concentrati tutti gli esercizi che somministravano cibo e bevande, si stanno destrutturando.
Il motivo? Il centro commerciale – come canale di vendita – è in forte sofferenza: il cibo può essere un buon motivo di attrazione e traffico, per cui viene valorizzato in modo più forte. Da qui l’idea di di food hall, che diventa il perno degli acquisti, non un complemento “dopo l’acquisto”.
C’è di che ragionare.
Di seguito tre spunti per la riflessione.
1 tutto è in movimento. Anche il bar di periferia non può pensare di rimanere identico, dato che il suo cliente sta scoprendo altre esperienze di acquisto
2 il movimento, in termini di nuovi prodotti e servizi, deve essere ben orchestrato e non proposto a caso (il rischio di perdere denaro in esperimenti fallimentari è molto elevato)
3 a ciascuno la sua specializzazione. All’imprenditore il compito di affidarsi a un ottimo fornitore e consulente. A Ristopiù – nel nostro caso – il compito di proporre la migliore soluzione per aumentare il fatturato
Per saperne di più o ricevere la visita di uno specialist è possibile consultare il numero verde 800078844