Ripresa settembrina, ci crediamo
29 Agosto 2016
Giuseppe Arditi
Eccola, sta arrivando, pronti ad accoglierla: è la ripresa settembrina. Ci crediamo, finalmente. Tutti la attendono, anzi, dicono di meritarla, dopo mesi, anzi, anni di tribolazione. A ben guardare, questo 2016 si accompagna a timidi segnali di ottimismo; per la precisione, finalmente, dopo ben tre anni, nel nostro Paese, secondo Confesercenti, gli “ottimisti” battono i “pessimisti”.
Un italiano su tre prevede che i consumi cresceranno, nei prossimi sei mesi; uno su cinque, invece, pensa ancora che ci potranno essere dei cali. Questo dato è molto importante, perché ci ricorda che la fiducia in un futuro più roseo è ormai realtà: insomma, gli italiani hanno iniziato a sperare, a guardare alla fine della crisi. Si sentono leggermente più sicuri, quindi spendono, un filo di più. Guardano allo scontrino del supermercato o a quello del locale con meno ansia.
Solo il 46% delle famiglie si ritiene “soddisfatta economicamente”, ma a questo dato dovremo abituarci: la solidità economica fornita dagli interessi sui soldi depositati sui conti correnti o sul famoso “mattone” (prima e seconda casa, locazioni ecc.) non esiste praticamente più. Si vive con quel che si guadagna, le persone stanno iniziando a ragionare accettando questo schema.
E allora sì, ci crediamo, crediamo che la ripresa settembrina possa dare un’ulteriore scossa all’ottimismo, spingerlo un po’ più in là.
Noi, in realtà, non abbiamo mai smesso di credere nel cambiamento e nel miglioramento, altrimenti non avremmo scelto il logo Smile per accompagnare il lavoro quotidiano e le relazioni con clienti e fornitori di Ristopiù Lombardia.
La fiducia è un sentimento intangibile che, per le strane leggi dell’economia, si trasforma subito in qualcosa di tangibile. Essere parte della fiducia significa agganciare la timida speranza che ha fatto capolino nelle vite degli italiani e provare a dare il nostro contributo, in termini di offerta d’eccellenza. Perché una cosa non dobbiamo dimenticare: l’italiano post-crisi avrà di nuovo qualche soldo in tasca, ma di certo non lo sprecherà più come prima.