Quando la novità complica il tuo lavoro
27 Novembre 2024
Al mattino, il tuo bar è un flusso costante di movimento: caffè che scorrono, clienti che ordinano di fretta… Tutto funziona in modo sincronizzato, con una rapidità che è diventata il cuore del servizio. Immagina per un momento di aggiungere nuovi prodotti al menu della colazione, come smoothie bowl, pancake freschi o toast gourmet.
L’idea sembra attraente, no?
Eppure, proprio qui si annida un rischio che non puoi ignorare: il rischio di complicare il servizio in maniera imprevedibile e, a volte, controproducente.
Ragiona insieme a noi: inserire un prodotto che richiede tempo, come una bowl preparata al momento o un toast con ingredienti freschi e guarnizioni particolari, è un cambio di ritmo che il cliente percepisce subito. Il tuo cliente abituale che ordina il solito cappuccino e cornetto è costretto ad aspettare perché il barista sta preparando una porzione di pancake per un altro cliente. Non serve molto per scombinare il flusso: qualche minuto di attesa in più può sembrare un’eternità a chi è abituato alla velocità del servizio abituale.
La varietà del menu porta con sé un altro fenomeno: il personale costretto a uscire dalla propria zona di comfort. Preparare piatti più complessi richiede competenze aggiuntive e una tempistica diversa da quella a cui si è abituati. Magari il barista deve interrompere il flusso delle ordinazioni per montare il latte di mandorla per un cliente che l’ha chiesto, o l’addetto al banco deve improvvisarsi cuoco per preparare un toast caldo. Ogni deviazione dalle operazioni abituali è una piccola interruzione che, sommata nel tempo, può trasformarsi in un vero e proprio effetto domino, rallentando l’intero servizio e creando una sensazione di disordine.
La percezione del cliente e il rischio di frustrazione
Dal lato del cliente, la percezione cambia rapidamente. Chi viene ogni mattina nel tuo bar vuole sentirsi a casa, trovare la stessa qualità e velocità a cui è abituato. Se la preparazione di nuovi piatti inizia a occupare tempo e attenzione del personale, i clienti abituali possono iniziare a sentirsi trascurati. Non è solo una questione di attesa: è la sensazione di un servizio che sembra aver perso il suo ritmo naturale, quella fluidità che rendeva piacevole e rassicurante iniziare la giornata nel tuo bar.
Anche la logistica quotidiana viene impattata: magari ti servono frullatori per gli smoothie, piastre per i toast o un angolo dedicato per preparare piatti che prima non avevi mai servito. Peccato che quasi sempre lo spazio sia una risorsa limitata. Ogni nuova attrezzatura occupa centimetri preziosi, e il rischio è di sovraffollare il banco di lavoro, rendendo il movimento più lento e impacciato. Anche i magazzini si riempiono più velocemente, con ingredienti che non erano previsti e che devono essere gestiti per evitare sprechi. In un ambiente già ridotto, ogni nuovo elemento può essere un ostacolo che impedisce la consueta efficienza.
Per questi motivi:
-alcuni imprenditori non innovano mai
-altri innovano a fatica
-c’è sempre un’ansia latente in tutti bar quando si percepisce di non essere al top
Pare proprio che occorra una mano… chi è in grado di risolvere questa intricata situazione?
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