Quando il salvadanaio torna a riempirsi
22 Ottobre 2019
Francesco Megna – Anche in Brianza si torna ad accantonare. Dopo gli anni della crisi, il 2019 segna il ritorno verso il risparmio grazie anche alla ripresa del ceto medio, che torna a investire nel mattone.
L’ultima Indagine sul risparmio registra il sorpasso dei risparmiatori (52%) sui non risparmiatori (48%): una bella marcia rispetto al minimo storico del 39% nel 2013. Cresce anche la quota di reddito risparmiata: il 12,6% nel 2019, rispetto al 9% del 2011. È chiaro che restano delle differenze tra i risparmiatori a livello geografico, ma la crescita si riscontra un po’ ovunque.
A trainare il trend è la ripresa del ceto medio, che torna a mettere da parte i propri guadagni o a investire.
Il risparmio, però si associa comunque a una certa cautela. Primo obiettivo di investimento rimane la sicurezza (cioè la conservazione del capitale e l’avversione al rischio, anche a costo di sacrificare il rendimento): è così per il 62,2% dei risparmiatori .Al secondo posto troviamo il bisogno di liquidità (37,9%) e solo sul terzo gradino il rendimento di lungo termine, come nel caso della casa di proprietà.
Il mattone mantiene il suo fascino: un buon 63% dei patrimoni è rappresentato da case e il numero di proprietari ha raggiunto il livello record. I risparmiatori dichiarano una ricchezza finanziaria media pari a 101mila euro (3,9 volte il reddito medio), e la ricchezza immobiliare è pari a 169mila euro e sono convinti che la casa rappresenti un investimento sicuro e un’entrata integrativa al momento della pensione.
Tra gli investimenti di lungo termine troviamo, in una minoranza, forme assicurative e di welfare aziendale per soddisfare i bisogni legati alla vecchiaia. Anche se appena il 13,7% della popolazione ha sottoscritto un fondo pensione, si inizia infatti a guardare con più interesse al mondo del long term care: il 14,4% del campione ha scelto polizze Salute ad hoc, il 15,8% soluzioni a copertura della futura invalidità.
Cresce poi il risparmio gestito, che nel 2019 raggiunge il 15,3% della clientela retail. Ci si affida ai fondi comuni in primis per la professionalità dei gestori (è così per il 34,8%) e per l’opportunità di diversificare il rischio (25,5%).
*Responsabile Commerciale settore banking