Qual è la strada… del cibo da strada?
21 Novembre 2019
“Uno dei punti di forza di questa attività consiste nell’opportunità di viaggiare e spostarsi in luoghi dove la quantità di gente è maggiore. Crea una mappa precisa dei posti in cui vorresti andare, studiando la tipologia di clientela e il periodo migliore. Una programmazione accurata ti sarà utile anche per chiedere per tempo eventuali permessi ai comuni”.
Riflessione interessante, che riguarda lo Street Food e la sua mobilità.
Essere “non stanziali” può rappresentare un grande vantaggio.
Anzi, ancora meglio: abbinare il bar (fisso) allo Street Food (itinerante) può aiutare a raddoppiare le opportunità di business.
Nessuno vi dirà mai di chiudere il bar e dedicarvi solo al cibo da strada… sarebbe follia, specie nel periodo invernale!
Però associare questi due aspetti di vendita può risultare interessante.
Anche lo Street Food rappresenta un mercato e, come tale, deve essere studiato e indagato, in modo da evitare errori o approcci sbagliati.
Esiste una scuola dello Street Food a cui appoggiarsi?
No.
Esiste un cibo più adatto di un altro per un certo luogo e un certo target?
Sì… ma come fare a scoprirlo? Andando per intuizione? No.
E allora?
Allora bisogna affidarsi a persone esperte, che sappiano tracciare la strada, indicare i giusti passaggi – anche burocratici – per avviare l’attività, fornire indicazioni sulle ricette e sul servizio.
Ristopiù Lombardia sta lavorando alacremente, in queste settimane, per iniziare il 2020 proprio all’insegna dello Street Food: importanti novità sono in arrivo, proprio nelle prossime settimane.
Continuate a seguire il magazine e tornate ogni giorno a trovarci… resterete stupiti!
PS date anche un’occhiata a www.giuseppearditi.com…