Pizza, “industria” che fa bene al Paese
18 Agosto 2016
Quella della pizza è un’industria – in senso buono – che fa bene al nostro Paese e che in totale, tra operatori e indotto, dà lavoro a un milione di persone. I dati che gli organizzatori del Napoli Pizza Village, manifestazione giunta alla sesta edizione (che si svolgerà dal 6 all’11 settembre), forniscono sono davvero incoraggianti. Si sta infatti parlando di 183 mila pizzerie presenti sul territorio italiano; di 564.000 posti di lavoro più l’indotto. La città più “pizzaiola” di tutte è Roma (con ben 15.500 locali), seguita da Milano, con oltre 9.200 pizzerie.
Oltre alla classica pizza napoletana, intramontabile, un classico, di cui non necessita parlare, rileviamo due nuove tendenze, che potrebbero trasformare e ravvivare ancor di più questo segmento dell’Ho.Re.Ca. (con conseguente necessità di aggiornare il proprio elenco di ingredienti e di prodotti da servire): stiamo parlando di fenomeni che ormai paiono inarrestabili. Il primo è quello delle pizze gourmet, ossia dell’associazione pizza classica-ingredienti di pregio (dal Culatello di Zibello alle acciughe del Mar Cantabrico, alle primizie, al pesce crudo). In questo caso il prezzo è capace anche di triplicare, per un target di clientela che sceglie una cena “da ristorante” in una pizzeria di classe.
Secondo fenomeno è quello relativo alle grandi catene straniere che giungono nel nostro Paese con l’intento di proporre un nuovo modo di fare pizza (è il caso della catena Domino’s, quattro locali, sapore americano): qui la sfida si gioca prettamente sul tavolo del marketing. Nel frattempo, piccoli pizzaioli storici, specializzati nella pizza alta servita al trancio, si fanno strada: si pensi alla milanese Spontini, che oggi conta una quindicina di locali, una storia consolidata (risalente al 1953) e un brand ormai riconosciuto. Ecco, questa terza tendenza è interessante, perché racconta di un’esperienza che “parte dal basso”, cresce e ha successo. Format replicabile, clienti soddisfatti, pizza pronta per essere esportata.
(nell’immagine, la pizza di Spontini, www.pizzeriaspontini.it)