Mutui, come affrontarli nei prossimi mesi?
18 Maggio 2020
Francesco Megna – Dopo il varo del Dl “Cura Italia”, anche in Brianza sono parecchie centinaia le moratorie concesse su finanziamenti e mutui. Una sospensione delle rate che consente ai richiedenti di avere maggior liquidità per far fronte alle necessità economiche emerse dopo il lockdown determinato dall’emergenza Covid-19. Il trend è in evoluzione: ad aprile si contavano centinaia di domande di moratoria da parte delle famiglie. Sono numeri che rispecchiano sia lo stop delle rate introdotto a marzo con il Dl 18/2010, sia le moratorie concesse deliberatamente dalle banche. Sono il risultato di azioni commerciali mirate messe in atto da banche e intermediari come risposta alle prime richieste dei correntisti, ma ci si aspetta di veder crescere i numeri nelle settimane successive. Le richieste di moratoria convergono soprattutto sui finanziamenti più onerosi: pesa sia la rata mensile da rimborsare sia la durata residua dei finanziamenti; per i mutui sospesi si attesta sui nove anni circa, mentre sfiora i tre anni per i prestiti.
Per i mutui immobiliari, per i quali è stata ottenuta la sospensione dei rimborsi grazie alla moratoria, la rata media mensile è pari a 750 euro circa, mentre l’importo residuo ancora da rimborsare per estinguere il finanziamento è di 146.000 euro circa. Per gli altri mutui la rata mensile dei contratti per i quali è stata ottenuta la moratoria è pari a 800 euro, contro i 380 euro dei prestiti personali e i 240 Euro dei prestiti finalizzati. La metà circa dei finanziamenti sospesi sono riferibili a mutui immobiliari: da quando è partito l’iter delle moratorie è stata richiesta la sospensione delle rate per circa l’1,50% dei mutui. Di questo passo si potrebbe arrivare a fine anno col 20% dei contratti di mutuo interessati alla sospensione delle rate.
Anche grazie alle molte limitazioni allentate dagli ultimi provvedimenti del Governo è ora possibile fare domanda per i mutui di importo fino a 400 mila euro e per mutui in ammortamento da meno di un anno o che abbiano avuto accesso al Fondo di garanzia prima casa; in questo caso la raccolta delle pratiche è partita dopo; in ogni caso, a fine aprile erano già parecchie le pratiche autorizzate; in aumento anche le pratiche in istruttoria. Sui mutui si focalizza il maggior numero di domande di moratoria a causa dell’importo elevato delle rate. Altri contratti si riferiscono a mutui liquidità e solo una minima percentuale a contratti di leasing: con la conversione in legge del Dl “Cura Italia” e con il Dl Liquidità è stata ampliata la platea dei potenziali beneficiari e potranno presentare domanda di sospensione anche coloro che hanno un mutuo giovane, in ammortamento da meno di un anno, ma solo fino al prossimo 17 dicembre. Il tasso di default delle famiglie, nel corso dell’ultimo anno, si è invece attestato intorno all’1,3% per il credito al consumo e all’1% per i mutui immobiliari, percentuali notevolmente ridotte rispetto alla crisi finanziaria del 2008. Il fenomeno della disoccupazione è la prima causa di difficoltà finanziaria per le famiglie. Con la sospensione delle rate si cerca di andare incontro alle loro aumentate difficoltà.
*Responsabile Commerciale settore banking