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RistopiùNews - Notizie dal mondo della ristorazione a cura di Ristopiù Lombardia SpA

Notizie dal mondo della ristorazione a cura di Ristopiù Lombardia SpA

Mancano camerieri… aiuto!


Qualche giorno fa, durante una trasmissione televisiva, è stato intervistato uno chef stellato che ha scelto di aprire il proprio ristorante in una zona tranquilla del Piemonte. Intervista molto interessante e coinvolgente: è sempre un piacere ascoltare professionisti che sanno trasmettere la passione per il proprio mestiere. Lo chef, a conclusione di chiacchierata, ha cambiato tono e lanciato letteralmente un allarme: “Aiutateci a trovare camerieri seri, giovani, motivati. Non ce ne sono”.

Come è possibile?

Stiamo parlando dell’Italia?

Quel Paese con un alto tasso di disoccupazione e giovani che volano all’estero perché qui non ci sono opportunità lavorative?

Qualcosa non funziona: o lo chef è burbero e quindi nessuno si presenta ai suoi colloqui, oppure davvero i ragazzi non scelgono, se non in modo limitato, la professione di cameriere.

Eppure, stiamo parlando di una professione gratificante, che può essere svolta anche in location di estremo prestigio; che consente di girare il mondo, di conoscere persone, osservare i trend. Certo, è un lavoro che richiede grandi sacrifici. Quando le persone sono riunite in famiglia per le feste, il cameriere lavora (così come lo chef, gli addetti alla cucina, i panettieri…); alla sera, al posto di pizza e cinema… lavora. La mattina è invece a casa, ma magari a casa non c’è nessuno, perché tutti sono o a scuola o al lavoro.

Non si può pensare che la colpa di questo scostamento tra domanda e offerta si da attribuire solo alla pigrizia dei giovani, alla loro voglia di fare subito carriera e di non iniziare una gavetta lunga e faticosa. Evidentemente il sistema scolastico non sta recependo le istanze del settore della ristorazione.

E così nei bar e nei ristoranti si ritrovano persone non preparate, che provano a fare un mestiere per il quale non hanno studiato, con risultati deludenti per tutti: per se stessi (difficile avere dei riferimenti sul modo corretto di effettuare un servizio, se non si hanno modelli davanti da cui imparare); per i clienti (che notano pressapochismo e si infastidiscono); per gli imprenditori (che vorrebbero personale di eccellenza, ma fanno fatica a reperirlo, dunque rinunciano).

Se la scuola non è pronta, i corsi professionali non altezza, spetta comunque all’imprenditore aiutare il proprio personale, anche formarlo, seguirlo, “plasmarlo” a seconda della specificità del locale. L’imprenditore avveduto farà tutto questo aggiungendo anche uno stipendio adeguato. Altrimenti, una volta formato, il dipendente troverà un luogo maggiormente interessante, con compenso maggiormente interessante.

Ristopiù Lombardia organizza periodicamente corsi per l’empowerment degli operatori dell’Horeca. Segui gli aggiornamenti del Calendario e partecipa insieme alle tue persone.

 

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