Il 2018 anno del cibo. Made in Italy
8 Giugno 2017
Il 2018 sarà il nostro anno, l’anno del cibo italiano nel mondo. La notizia è stata data dal ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, qualche giorno fa. È davvero un’occasione che non dobbiamo perdere.
A livello dei massimi sistemi, il 2018, con le sue iniziative correlate, dovrà insegnare la cultura del buon cibo, in modo che i turisti presenti nel nostro Paese possano, una volta tornati a casa, generare la domanda di prodotti italiani, dunque aumentare il nostro export. Obiettivo del ministro è quello di giungere a un valore di 50 miliardi di euro entro il 2020.
A livello dei sistemi più alla nostra portata, il fatto che il 2018 sia l’anno del cibo italiano nel mondo diventa una leva di marketing fortissima per tutti i bar e ristoranti. Perché?
- Come in occasione di Expo 2015, il cibo tornerà tema di dibattito comune e quotidiano
- I clienti vorranno sperimentare, assaggiare, dire la propria e sentirsi protagonisti di questo movimento che va oltre i confini italiani
- Ci sarà voglia di mangiare sempre meglio, non per nutrirsi, ma per vivere esperienze significative
Come ci possiamo preparare? Un modo potrebbe essere quello di raffinare il nostro menù, mandando in pensione prodotti che ormai sono talmente tradizionali da risultare fastidiosi e allo stesso tempo introducendo assaggi gourmand.
Nuovi spazi anche mentali si devono aprire nei nostri locali, in modo che eventuali turisti stranieri percepiscano il valore di questo bene prezioso per il Paese, il suo capitale “alimentare”.
Più il nostro impegno sarà sincero, più i clienti si accorgeranno di questo slancio. E anche quelli che tipicamente si disaffezionano a un locale dopo averlo frequentato per tre volte, vorranno rimanere, per vedere “what’s next”.