I messaggi al contrario
4 Luglio 2017
Giuseppe Arditi – Qual è il compito che ogni imprenditore di bar o ristorante deve assolvere al meglio? Farsi trovare. Sembra una cosa semplice, a patto che non si mettano di mezzo i messaggi al contrario, ossia quelli che sortiscono l’effetto opposto.
Tutti sanno che, di base, i locali devono essere posizionati in zone di ampio passaggio, dotate di comodo parcheggio, E caratterizzate da una buona cartellonistica. Buona significa, in questo caso, efficace. Proprio qua sta, in molti casi, il messaggio al contrario.
Vi faccio un esempio: un certo ristorante, posizionato in un centro cittadino, ma all’interno di un vicolo, assoluta necessità di utilizzare cartelli aggiuntivi per trainare il cliente e catturare anche l’interesse di chi non sa che il locale è posizionato pochi metri più in la, anche se fuori dalla visuale.
Cosa fa il nostro imprenditore?
Colloca due belle lavagne nere con piedistallo ai due lati del marciapiede della via principale. Perfetto, direte voi. Perfetto, direi anch’io… ma non ho finito di spiegarvi che la prima lavagna contiene una bella scritta, del tipo “Ristorante aperto”, l’altra lavagna, inspiegabilmente, reca una scritta che è stata realizzata con un gesso evidentemente non idoneo.
Risultato: la scritta è illeggibile!
Sapete cosa genera questo errore- disattenzione?
- Il cliente che conosce il locale penserà che il titolare ha poca cura della sua immagine, e spera che lo stesso atteggiamento non sia dedicato anche al cibo
- Il cliente che non conosce il locale e non lo ha mai visitato, difficilmente vi entrerà, perché non sarà nemmeno riuscito a capire che cosa questo offre: cibo? Vino? Degustazione?
I messaggi al contrario sono davvero molto pericolosi: a volte sono indice di sbadataggine, ma quanto può costare questa inefficienza, specie se gli altri competitor sono tutti attenti e agguerriti?
Ogni volta che, come Academy Ristopiù Lombardia, teniamo un corso di formazione, facciamo sempre in modo di spiegare ai presenti che è essenziale che ciascuno trovi, per il proprio locale, un elemento differenziante.
Importante è che l’elemento differenziante non sia un difetto!
E ricordate sempre… il cliente vi guarda, il cliente ci guarda!