Dicono di noi: “Garçon”
1 Ottobre 2018
A colloquio con Nicolas Venanzi, il cui obiettivo è quello di proporre al mercato nuove tecnologie di prestigio.
A condividere questo progetto Giuseppe Arditi nelle vesti di promotore di innovazione per poter offrire ai suoi clienti soluzioni in costante miglioramento.
Ecovenanzi è un’azienda giovane, da dove siete partiti?
Siamo un’azienda in start up abbastanza giovane, in effetti, con pochi anni di vita. È nata come azienda per la consulenza su tematiche ambientali, sicurezza e medicina sul lavoro, ampliando poi i suoi servizi anche alle nuove tecnologie. Il rapporto con Ristopiù Lombardia nasce con un rapporto di esclusiva per l’Italia per proporre ai ristoranti, ai bar e in generale alle location del settore food degli impianti per semplificare la gestione in sala del cliente e potenziare i servizi di efficienza.
Il nostro prodotto di punta per offrire un miglior servizio si chiama “Garçon”.
Diamo voce a questo prodotto…
Si tratta di semplici consolle presenti sui tavoli. Le persone trovano diversi tasti che consentono di chiamare il cameriere – che riceverà la richiesta sull’orologio o sul monitor – ordinare un piatto, richiedere il menù o ancora chiedere il conto. Questo servizio è ottimizzato e permette di non perdere alcuna richiesta, ad oggi è dimostrato che questo oggetto recupera oltre il 15% della vendita.
Da dove arriva il prodotto?
È importato dalla Cina e dalla Corea e stiamo valutando diverse varianti per trovare quella più idonea a soddisfare tutte le esigenze, con un occhio di riguardo anche per il colore e il modello. Inoltre stiamo lavorando per dare un servizio completo al ristoratore, inclusa un’assicurazione globale nel caso la consolle venga rubata o si rompa.
Che progetti avete per lo sviluppo aziendale?
Tramite i miei canali internazionali sto importando nuovi prodotti da aggiungere a “Garçon”, perché bisogna sempre essere al passo con i tempi e le novità tecnologiche in arrivo da tutto il mondo. Novità che, a quanto pare saranno in grado di rivoluzionare una semplice serata al ristorante rendendola un’esperienza più pratica, più fluida, più “tecnologica” e, perché no, anche divertente.
(Testo liberamente tratto da “Dicono di noi – Storie e testimonianze delle persone per noi più care: i nostri clienti. Racconti di lavoro insieme, in 20 anni di Ristopiù”, a cura di Paola Santini e Giuseppe Arditi).