Cosa ne sai di un like?
9 Agosto 2017
Giuseppe Arditi – Siamo ancora qui ad alzare – giustamente – la serranda ogni mattina, a chiacchierare con i nostri clienti per fidelizzarli e non ci accorgiamo che, attorno a noi, il mondo del marketing sta cambiando. La notizia ci viene dalla vicina Svizzera: l’azienda di abbigliamento maschile Strellson ha creato un Like Shop, al sito https://strellson-likeshop.com/en/. In pratica, l’utente viene invitato a creare un post nel quale indossa un certo outfit composto da abiti del brand (in modo virtuale), condividerlo e cercare consensi attraverso i like degli amici. Quando raggiunge un certo numero di mi piace, che corrispondono alla cifra richiesta per l’acquisto, riceve gratuitamente il capo in questione.
Attenzione: Strellson non vende solamente on line, ha negozi in carne e ossa con commessi in carne e ossa. Questo esperimento ardito è molto interessante perché ci spiega come il dialogo soprattutto con i nativi digitali si possa stratificare, anche quando non si vendono abiti, bensì Food ed esperienze correlate.
Quali le conseguenze di progetti che uniscono esperienza digitale ed experience presso il punto vendita?
- Un canale può richiamare l’altro: con il digitale si crea l’attesa dell’emozione, con il tradizionale l’emozione si vive
- Il digitale aiuta a profilare i clienti e a pensare per ciascuno di essi una proposta personalizzata
- Il digitale cattura il cliente a ogni ora del giorno, dunque ne accompagna i diversi stati emotivi che corrispondono al lavoro, al riposo, alla pausa…
- I giovani hanno necessità di ricevere input digitali, perché sono abituati a vivere sensazioni di questo genere
- Un piano che tenga conto del canale digitale può anche settorializzare la proposta di prodotti e creare per esempio club esclusivi (gli amanti della Chianina, della birra artigianale, della piadina e così via).
Vuoi seguire i trend più attuali del momento e trasformarli in business? Vieni sul mio blog GiuseppeArditi.com e resta sempre aggiornato!
Un caro saluto da Jo