Consumatore, cosa vuoi da noi?
7 Aprile 2017
Giuseppe Arditi – Tutti vogliono sapere un’unica cosa: come si comporterà il consumatore nei prossimi mesi? In preparazione all’evento Tuttofood che si terrà a Milano dall’8 all’11 maggio, Ipsos ha fotografato le tendenze in atto, ottimo spunto anche per gli operatori dell’Horeca. Vediamo quelle più “golose”.
Primo: ma che bello il cibo bio, voluto, amato e cercato, con tassi di crescita da paura. Attenzione anche al prodotto “surgelato”, che il consumatore oggi apprezza in quanto sostenibile (ossia che non consente di sprecare).
Secondo: il salutismo ci sommergerà, nel senso che a subire un calo saranno i prodotti considerati “junk”, dagli alcolici alla carne (fatta eccezione per i prodotti ad alto contenuto di servizio, come i salumi affettati), alle bevande zuccherine.
Terzo: evviva il free from, basta togliere un ingrediente (lattosio, glutine) ed ecco che un prodotto diventa maggiormente appetibile.
Quarto: se è del territorio è meglio.
Quinto: se è pronto per il consumo, ancora meglio.
Sesto: l’aggettivo “sostenibile” viene oggi declinato nella filiera, nella preparazione del cibo, nella qualità. Tutto deve diventare maggiormente sostenibile, perché così chiede il consumatore. In pratica, agli operatori viene chiesta un’assunzione di responsabilità nei confronti di ciò che presentano al mercato, che non deve solo essere buono, trasparente, dalle informazioni chiari, ma che non deve recare danno al pianeta e alla società. Questo è il nuovo paradigma, che ci si deve sforzare di interpretare e personalizzare nel proprio bar o ristorante. Dove non basterà proporre un certo tipo di pesce, ma occorrerà spiegare che quel pesce contribuisce a mantenere i pescatori che vivono in un certo territorio, che pescano in maniera sostenibile, che utilizzano olio di qualità e sono fieri della tradizione. Raccontare è d’obbligo, a patto che la narrazione sia veritiera.
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