Come si stanno comportando i risparmiatori?
14 Aprile 2021
Francesco Megna*- ll rialzo dei tassi sui mercati è il tema dominante di queste prime settimane del 2021 sui mercati finanziari. I segnali più espliciti si sono avuti coi rendimenti a m/l termine Usa, mentre in Europa i segnali di risveglio sono più deboli. Segnali sostenuti dalle ripetute aspettative di inflazione. Chi ha scelto i fondi bilanciati più prudenti per diversificare il rischio di portafoglio e attenuare la volatilità degli investimenti azionari potrebbe ora rimanere deluso. La volatilità sui mercati obbligazionari per via dei segnali di inflazione ha recentemente causato vendite sui titoli di debito, in particolare quelli a tasso fisso. Il calo delle quotazioni si è così riflesso sul valore dei fondi comuni di investimento esposti a obbligazioni prudenti, nonostante il rialzo dei listini azionari. In parecchi hanno puntato ai fondi bilanciati che anche in Brianza hanno registrato un buon successo nel 2020, con una raccolta pari a un quarto circa di quella complessiva, decidendo così di puntare su asset che spalmano il rischio di mercato. Viceversa, i fondi bilanciati con profilo più aggressivo, molto spostati sulle azioni, stanno ottenendo risultati lusinghieri.
Consapevoli così che il 2021 si preannuncia instabile e chi volesse tutelarsi dalle oscillazioni dei mercati non può più confidare nella protezione delle obbligazioni, le preferenze dei risparmiatori in Brianza si stanno indirizzando sui fondi a lungo termine che registrano così una crescita importante, a scapito dei fondi a breve termine (come i monetari) che invece registrano notevoli riscatti. Aumentare l’esposizione al rischio per questo motivo è una strada quasi obbligata per gli investitori, con i fondi obbligazionari che oggi segnano rendimenti negativi destinati pure ad aumentare per effetto dei quantitative easing. Si evidenzia così tra i sottoscrittori un atteggiamento propenso al rischio, con l’azionario che si distingue tra le categorie che hanno raccolto più risorse, seguiti dai fondi bilanciati con profilo aggressivo. Tra i preferiti i fondi che offrono una grande diversificazione geografica e settoriale puntando ad individuare titoli caratterizzati da un valore intrinseco superiore rispetto al prezzo mediamente espresso dal mercato (stile value) e che investono in azioni denominate in Euro, Dollaro, emesse da società che dichiarano durevoli aspettative di crescita dell’Europa, Asia, America e Africa e particolarmente adatti alla modalità di sottoscrizione mediante Piano di Accumulo. Le sottoscrizioni si rivolgono anche a fondi che puntano su società innovative, che trarranno vantaggio dai cambiamenti demografici globali quali progressivo invecchiamento della popolazione, cambiamento dei modelli di consumo, sostenibilità. In continua crescita poi i Fondi Azionari Internazionali che si contraddistinguono per un’attenzione particolare nei confronti dei criteri di tipo ambientale, sociali e di governance. Nelle strategie di lungo termine rientrano anche i Fondi Pensione Aperti che soddisfano l’obiettivo di integrare la previdenza obbligatoria permettendo di beneficiare annualmente di un risparmio fiscale. La raccolta netta cresce del 7% circa confermando il trend positivo degli ultimi anni, trainato dalla crescita delle entrate contributive. Gli aderenti sembrano avere dimostrato maturità e consapevolezza, non facendosi influenzare dagli eventi contingenti ed evitando azioni istintive che avrebbero potuto “compromettere la loro posizione”.
*Responsabile commerciale settore banking