Cibo di strada, elemento di competizione o opportunità?
31 Gennaio 2017
Giuseppe Arditi – Come gli operatori dell’Horeca devono considerare il cibo di strada, ulteriore elemento di competizione o opportunità da sfruttare? I numeri, innanzitutto: il cibo di strada piace agli italiani, interessati (sei su dieci) a consumare cibi della tradizione del Belpaese e, anche se in forma minore (uno su dieci) cibi etnici (fonte Coldiretti, Cibo di strada tra rischi ed opportunità). Il trend è avviato e non si può non considerare, tenendo anche presente che proprio la Lombardia è la regione più effervescente, nella quale il numero di locali dedicati a questo specifico business è aumentato del +26% nell’ultimo anno.
Dove sta l’elemento positivo? Lo street food porta novità: nell’offerta di cibo; nelle location, anche strane (dal motorino, alla roulotte, al banco del mercato, alla bicicletta) capaci di catturare istantaneamente l’occhio del consumatore. Il mercato si allarga, la gente percepisce che c’è più offerta e sperimenta. Ed è felice.
Dove sta l’elemento negativo? Se le persone scelgono il cibo di strada, iniziano a trascurare l’offerta classica di cibo che può provenire da una pizzeria o da un bar.
Quindi, da una parte ecco collocati clienti e nuovi operatori. Dall’altra i “vecchi”, chiamati a uno scatto di reni. Se lo street food è in crescita, la soluzione è una sola: inglobarlo nella propria offerta, inventando soluzioni e occasioni nuove per associare questo modo di mangiare a un locale classico. Lo street food è una miniera di opportunità che non dobbiamo lasciarci sfuggire. Nello scorso mese di dicembre, insieme ai colleghi del Consorzio Ursa Major, ci siamo recati a New York, proprio con l’obiettivo di andare a osservare come la Grande Mela attualizzasse il concetto di cibo di strada. Siamo tornati arricchiti e con un sacco di idee, che subito abbiamo trasformato in novità di prodotto presenti nel Catalogo Ristopiù. C’è però una cosa che dobbiamo imparare, dagli amici americani: non tanto a cucinare i falafel o gli hot-dog, ma a rendere ‘easy’ le nuove proposte, osando nuovi accostamenti e ingredienti a fianco dell’offerta tradizionale. L’italiano vuole assaggiare ‘on the go’? Bene, diamogli questa possibilità, anche se siamo uno storico locale in un centro cittadino e geograficamente inamovibili.
Quindi, riassumendo. Cibo di strada=opportunità, ma bisogna darsi da fare.