Caffè o palme? Scegliete voi
16 Marzo 2017
Giuseppe Arditi – Breve riassunto alla James Joice: Starbucks in Italia; investimenti importanti; centinaia di nuovi posti di lavoro; una torrefazione unica per un’esperienza unica di degustazione del caffè; un giardino esotico con palme e banani in piazza Duomo a Milano, finiti mezzi bruciati. Popolazione nell’ordine: indifferente, infastidita, incuriosita. Operatori dell’Horeca idem, con percentuale più alta di infastiditi.
Insomma, scegliete voi: la futura presenza di Starbucks fa notizia, ne parleremo spesso, sia sul blog che di persona. Ma non tanto per il caffè, le sue personalizzazioni, la prosopopea di chi vuole insegnare a noi a fare il nostro mestiere. Il punto è un altro, ben più delicato. È una questione di fantasia, pensiero laterale, creatività, scegliete voi (così come tra bellezza di palme o banani).
Molto semplicemente: un brand si “stacca” dal suo mondo di riferimento e sceglie un’operazione di marketing capace di spiazzare, generare buzz, consensi, incendi. Non è la semplice sistemazione di verde pubblico “sponsorizzata” da un’azienda. È un’iniziativa di rottura: che infatti “rompe” l’opinione pubblica. Efficacia massima, effetto novità garantito, capacità di far entrare nella testa delle persone il marchio pari a 100 in una scala da 1 a 100.
Questa volta l’uovo di Colombo ci lascia senza parole. Tantissime volte i grandi marchi si sono occupati del “bene” delle capitali, ma sempre in modo soft, mai chiacchierato, quasi come se fosse un dovere. Tutti noi – in relazione alla nostra dimensione – siamo capaci di regalare prodotti, investire in servizi. Ma nemmeno il più brillante è mai riuscito a generare questa confusione.
Stiamone certi: Starbucks diventerà un fenomeno del nostro tempo. Abbiamo ancora qualche mese per inventarci qualcosa di altrettanto creativo per colpire il nostro cliente…
(e comunque, a leggere il loro sito, https://www.starbucks.com/, si rischia pure di imparare qualcosa sul loro caffè. Guardare la foto per credere).