Anche il vino diventa “slow”
9 Settembre 2016
Anche il vino diventa “slow”, e non solo perché questo è il trend del momento (a pensarci bene, come formaggi e salumi, è un prodotto che necessita di tempo per “maturare”, la fretta è bandita). Diventa tale per riappropriarsi di una dimensione umana, rispettosa, secondo i canoni di Slow Food, della terra, del lavoro, delle persone che attorno a questa produzione ruotano.
Con gli aggettivi “buono, pulito e giusto”, Carlin Petrini ha riportato “alla terra” il cibo, valorizzando e sostenendo quello di qualità, così come le coltivazioni e i processi produttivi. Questa progressiva sensibilizzazione nei confronti della “tutela del piacere” alimentare si è via via allargata anche al vino. Con questi intenti è nata “Slow Wine edizione 2017, Storie di vita, vigne, vini in Italia”, guida che recensisce oltre 1.900 cantine e si basa sulla degustazione, da parte degli addetti ai lavori, di 23 mila vini. Il volume verrà presentato ufficialmente a Montecatini Terme sabato 15 ottobre (dalle ore 15 alle 19), in occasione di un’imponente degustazione che coinvolgerà ben 500 aziende.
Sfogliare questa guida, così come tutte le altre proposte dall’editoria italiana, è necessario, per chi intende ampliare la propria cultura personale e scegliere nuovi vini da inserire nella propria cantina.
Anche Ristopiù Lombardia ha scelto di essere vicina ai propri clienti, proprio in tema di vini. Per questo motivo periodicamente organizza dei corsi di Sommelier, il prossimo dei quali si terrà il prossimo lunedì presso la sede dell’azienda, a Varedo; per saperne di più http://ristopiulombardia.ursamajorgroup.org/ristopiulombardia/_newsletter/sommelier/primo-livello/index.aspx
In questa occasione i partecipanti potranno conoscere non solo i principali vini bianchi, rossi e con le bollicine, ma anche i giusti abbinamenti con i cibi.