Pasta e basta: un corso per l’alta qualità
2 Febbraio 2017
Pasta e basta, perfetto slogan che racchiude un intero mondo, il nostro. In Italia, infatti (fonte: International Pasta Organisation 2016), vengono consumati, pro capite, 24 chili di pasta all’anno. Tunisia e Venezuela ci tengono testa, ma con numeri ben inferiori (rispettivamente 16 e 12 chili). Nonostante la moda salutista, la pasta resta il carboidrato per eccellenza, da spostare a pranzo o cena a seconda delle indicazioni della dieta, o più semplicemente del tempo a disposizione. Questi dati ci confermano che anche presso bar e ristoranti l’offerta di maccheroni, spaghetti, gnocchi e lasagne risulta vincente. A patto che il piatto – inteso come materia prima più condimento, più presentazione – siano percepiti di alta qualità. Altrimenti il “giocattolo” si rompe e l’occhio del consumatore si sposta verso altre sezioni del menù.
Variare in senso “eccellente” la propria offerta è relativamente semplice, se si opta per prodotti gustosi e delicati, che ricordino l’amore e la passione che tutte le mamme mettevano (e mettono), in casa, nella preparazione del pranzo per tutta la famiglia. Già da alcuni mesi, Ristopiù Lombardia, proprio per agevolare questo cambiamento strategico in seno ai locali, ha predisposto il Catalogo Eccellenze, nel quale vengono riportati formati di pasta speciali, con ingredientistiche raffinate. Si pensi ai ripieni di pesce spada o scampi, di Asiago Dop e radicchio trevisano Igp. Si pensi alle varianti di pasta al nero di seppia, e a tutto il mondo colorato rappresentato dalla patata viola, che impreziosisce vari formati di pasta ripiena. Oppure ancora agli spaetzle, che conducono subito nel ricco vissuto gastronomico della cucina tradizionale del Trentino-Alto Adige.
Una volta individuate le eventuali nuove referenze da inserire nel menù, però, il lavoro che attende i ristoratori e i gestori di bar e locali non è finito: va infatti affrontato il delicato tema del food cost, ossia della giusta scelta delle referenze e degli abbinamenti, per garantire un prodotto sì di qualità, ma che garantisca anche un margine all’azienda.
Per aiutare passo passo gli operatori a districarsi in mezzo a queste decisioni, Ristopiù Lombardia ha organizzato, per il 20 febbraio, il corso “La pasta di alta qualità”. L’evento, che si terrà presso la sede dell’azienda, in Via Monte Tre Croci 5 a Varedo (MB), si terrà dalle 9,30 alle 11,30, oppure dalle 15 alle 17 e avrà un costo di 10 euro (sarà invece gratuito per chi possiede la Risto Quality Card).