Mondo-chips
7 Novembre 2016
Il mondo delle chips è infinito. E non smette mai di stupire. Qualche settimana fa, due giovani clienti si recano in una trattoria di paese, vecchissimo stampo. I tavoli sono inseriti tra il bancone degli affettati e gli scaffali con detersivi, biscotti e zucchero. Poco in là la partita alla tv, gli avventori vociano, qualcuno compera le sigarette. La location è delle più “tradizionali” e veraci: la cameriera, con piercing alla guancia e tatuaggio a forma di cuore sullo zigomo, prende le ordinazioni. A completamento del secondo, i due chiedono le patatine fritte. E lei: “Con o senza buccia?”. I ragazzi si guardano straniti: certo, le patate con la buccia esistono, per carità, ma nel loro immaginario sono una portata da altissima cucina.
Ebbene, le patate arrivano (a spicchi con la buccia) e sono perfette: croccanti fuori, morbide dentro. Saporite. Il piatto non ha il minimo residuo di olio. I clienti sono estasiati per la bontà e la ricercatezza del piatto. Allora è possibile cucinare bene, anche in un posto tranquillo, anche senza i salamelecchi degli chef. E le chips, in tutte le declinazioni, possono essere preparate al meglio.
Spesso siamo portati a pensare che i prodotti di uso comune siano semplici e preparabili “a occhi chiusi”. In realtà, chiunque ha provato a consumare patatine a sigaretta mollicce, oppure troppo salate, o untissime, e così via.
L’arte della preparazione delle patate può e deve essere imparata, specie in un periodo in cui le persone tendono a mangiare sano, dunque si avvicinano al “fritto” solo se sanno che è di ottima qualità.
L’Academy Ristopiù Lombardia ha pensato di organizzare una giornata dedicata alle chips, nelle loro mille varianti, in collaborazione con uno chef dell’azienda McCain. Il corso si terrà il 14 novembre presso la sede di Ristopiù a Varedo (MB) e durerà dalle 9,30 alle 11,30. Oggetto del corso saranno i prodotti che i clienti trovano sul Catalogo, http://ristopiulombardia.it