Il brunch: vale la pena?
27 Ottobre 2016
Molti operatori dell’Horeca di fronte al brunch storcono il naso, sospirando: “Non ne vale la pena” e adducendo motivazioni all’apparenza molto forti. Tra queste: va organizzato per tempo; è molto laborioso; l’offerta deve essere ampia; spezza il tempo del dolce e del salato, la domenica mattina; toglie clienti agli altri appuntamenti consolidati della giornata; è una moda americana e da noi non prenderà piede. E così via.
In ciascuna delle affermazioni di cui sopra c’è un fondo di verità. Tutte le obiezioni si possono riassumere in una: il brunch è impegnativo. Va studiato, pensato, gestito, strutturato. Richiede una “personalità” abbinata al tipo di locale in cui viene preparato. È ben altro dalla seconda colazione di metà mattina; ben altro dall’aperitivo con spumante e tartine; ben altro dal pranzo veloce consumato fuori casa.
Ma allora, vale la pena iniziare a implementare questo momento nel proprio locale o è meglio lasciar perdere e continuare con il classico servizio? Ecco centrato il problema: il brunch è un’occasione di rinnovamento; una ventata di aria fresca, anche se si rappresenta il bar della piazza del paese o il bar di passaggio per i camionisti.
Certo, prima di investire in nuovi cibi da proporre, occorre conoscere e analizzare il proprio target; solleticarlo in maniera corretta, magari usando una cartellonistica appropriata. Il brunch deve diventare – questo sarà il vostro intento – il momento irrinunciabile della giornata. Il momento in cui le persone potranno abbinare dolce e salato, anche in velocità, se lo desiderano, liberandosi dal peso della preparazione del pranzo. L’associazione “libertà-brunch” sarà essenziale e farà presa, perché la domenica, grazie al vostro appuntamento, assumerà tutta un’altra forma e dimensione.
Dopo aver ingolosito i clienti con la promessa di cibi di qualità, diventa necessario predisporre un’offerta all’altezza, che spazi davvero dalla tradizione nordica alla mediterranea, dal caldo al freddo, con i giusto equilibrio di proteine e carboidrati, per strizzare l’occhio anche ai clienti attenti al benessere psicofisico.
Ristopiù Lombardia ha organizzato, per il prossimo 2 novembre (dalle 9,30 alle 11,30, oppure dalle 15 alle 17), il corso “Il Brunch-Il barman e la preparazione del banco”, dedicato proprio a chi intende organizzare un brunch nel proprio locale e desidera far vivere alla clientela una experience di vero valore.
Per informazioni e iscrizioni, http://ristopiulombardia.it, tel. 0362.5839200