Social Media, dentro o fuori?
21 Ottobre 2016
Giuseppe Arditi – Ogni operatore del settore Horeca la mattina si alza, pensa ai Social Media e si chiede: “Io sono dentro o fuori? La mia scelta è giusta? Ha una relazione col business?”.
Tutto ciò che oggi viene prodotto – dall’introduzione di una nuova ricetta, al cambio delle seggioline, alla chiusura per ferie, all’arrivo di una nuova birra – deve essere comunicato al cliente. Il modo più semplice e veloce per farlo è usare un Social Media. Quindi la scelta di essere presente per esempio su Facebook è giusta e ha assolutamente relazione col business.
Chi non fosse ancora convinto potrebbe scorrere i dati del 13° Rapporto Censis-Ucsi sulla comunicazione, proprio relativi ai social network. Dunque, Facebook è usato dal 56,2% degli italiani (il 44,3% nel 2013); la percentuale sale all’89,4% tra gli under 30 ed è pari al 72,8% tra le persone più istruite, diplomate e laureate.
L’utenza di YouTube è passata dal 38,7% del 2013 al 46,8% del 2016 (fino al 73,9% tra i giovani). WhatsApp è usato dal 61,3% degli italiani (l’89,4% dei giovani).
Dunque la domanda “dentro o fuori” non ha senso: “dentro” è l’unico imperativo, dato che più di un cliente su due che entra nel vostro locale usa per esempio abitualmente Facebook.
Esserci è perfetto, esserci “bene” è essenziale: una presenza efficace passa per foto ben eseguite, slogan veloci ma di appeal, informazioni precise e del tutto coerenti con quelle comunicate sul punto vendita. I più “tecnologici” possono anche azzardare la preparazione di video da inserire su YouTube: le persone amano essere coinvolte, per cui l’interazione e l’ingaggio sono sempre ben accetti.
Un’ultima indicazione. Se “essere dentro” per voi significa aprire una pagina Facebook del locale e poi lasciarla al suo destino, lasciate perdere, sarebbe una strategia controproducente per la reputazione del vostro servizio. Ci vuole amore e dedizione, persino sul web.
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