Chi ha paura del caffè?
21 Maggio 2019
C’è chi ne beve sei tazzine al giorno.
Chi lo beve per rilassarsi prima di dormire.
Chi non lo beve dopo le 14 perché ha paura di non dormire.
Chi decide di non berlo più per non avere i bruciori di stomaco.
Insomma: il caffè è una bevanda “neutra” o occorre consumarla con attenzione?
La risposta è di buon senso: come tutte le bevande merita rispetto, ossia deve essere conosciuta per essere di conseguenza consumata in modo corretto.
Il caffè fa certamente bene, a coloro che non hanno particolari disturbi.
Tra i tanti benefici si possono citare il fatto che aumenti la capacità di attenzione degli individui; che aiuti a proteggere da malattie degenerative come il Parkinson; che aiuti a mantenere in salute cuore e arterie. Addirittura aiuta a combattere la ritenzione idrica.
Certamente, se la persona ha la pressione alta, o è particolarmente nervosa o ansiosa, o soffre di disturbi del sonno, il consumo va limitato. Lo stesso dicasi per chi ha problemi di gastrite o di reflusso gastroesofageo.
Se questi sono benefici ed elementi di “attenzione”, sorge spontanea la domanda:
va bene, io sono in salute… e allora quanti caffè posso bere al giorno?
Tutti i medici e nutrizionisti sono concordi: il numero massimo si può attestare sulle 4-5 tazzine di caffè al giorno. Siccome, però, la caffeina è contenuta anche in altre sostanze, se si assumono per esempio, durante la giornata, cola, oppure energy drink, o cioccolato, il numero delle tazzine deve diminuire.
Se vuoi regalare un’esperienza di livello al tuo cliente, devi:
-scegliere un caffè di qualità
-prepararlo a regola d’arte
-mantenere puliti e ben funzionanti gli strumenti per la preparazione
-“educare”, se ti viene richiesto, al consumo adeguato di caffè