La rivincita del fritto
15 Settembre 2017
Fritto, perché no? Nessuno, ma proprio nessuno resiste al fascino del fritto. Anche nel pieno del salutismo estremo, della dieta vegana iper-rigida, del computo delle calorie.
Una volta ogni tanto il fritto è liberante, fa stare bene con se stessi e appaga l’anima. Questo è il motivo per cui non passa di moda, ma al contrario viene sospinto e valorizzato, anche a livello di marketing e pubblicità. Due esempi:
- A Milano è un continuo ricercare – da parte degli amanti del mangiare bene – il locale perfetto nel quale viene offerta una perfetta cotoletta “a orecchie di elefante”. Più è grande, più è buona.
- In una località turistica della Lombardia, tra le più gettonate da visitatori di tutto il mondo, in pieno centro ha da poco aperto non una boutique di abiti firmati, bensì una friggitoria.
Lato imprenditore dell’Horeca, il fritto rappresenta una soluzione multi-colore da proporre sia a livello di aperitivo che di secondi piatti preparati in velocità per soddisfare diversi target di clienti (da chi studia, a chi svolge un lavoro manuale, a chi ha bisogno di gratificarsi). Le regole della referenza da proporre fritte sono semplici, basilari e sempre le stesse nei secoli:
- Buona qualità della materia prima
- Buona qualità della frittura (il che implica l’uso corretto dell’olio e una buona qualità dello stesso)
- Un riscaldamento del piatto adeguato
- Un impiattamento esteticamente pregevole
Per arrivare a un risultato finito ottimo al gusto e alla vista, è necessario scegliere prodotti che siano stati pensati appositamente per il consumo all’interno di bar e ristoranti.
Ristopiù Lombardia vanta a catalogo decine di prodotti con queste caratteristiche. Si va dalla cotoletta di pollo a quella di tacchino, dalle ali di pollo ai bocconcini, dalle mozzarelline ai bastoncini. Molto spesso è già previsto l’accompagnamento delle verdure (patate arrosto). Tipicamente le referenze possono essere scaldate rapidamente nel microonde, oppure passate due minuti in friggitrice o nel forno ventilato, oppure ancora in padella.
L’Academy Ristopiù Lombardia segnala, tra gli alto-vendenti, la classica cotoletta di pollo, ma anche le alette e i nagghy, sempre di pollo.
Per conoscere l’intera offerta del Catalogo, www.ristopiulombardia.it