Come motivare il personale?
2 Agosto 2017
Giuseppe Arditi – Molto spesso, sul blog GiuseppeArditi.com, mi trovo a trattare questo tema e mi confronto con colleghi imprenditori di bar e ristoranti alle prese con situazioni delicate di gestione del personale. I collaboratori sono troppe volte visti come “prestatori d’opera”, da pagare il giusto (si spera) e inquadrare in una quotidianità fatta di ordini e regole da rispettare cosicché tutto funzioni a regola d’arte.
In realtà il dipendente che lavora bene è quello che:
- viene motivato ogni giorno;
- si sente parte di una squadra;
- può fare riferimento a un leader che indica il percorso da seguire;
- si confronta con un referente se qualcosa non va.
Persino mantenendosi coerenti coi topic appena indicati, non è detto che sia così semplice avere collaboratori soddisfatti.
Cosa manca, ancora?
Secondo me l’attestazione del merito. Ogni persona, dal lavapiatti al maitre d’hotel a cinque stelle, vive non solo di stipendio. Ha necessità di più gratificazioni per verificare che, davvero, il suo lavoro sia importante nell’economia dell’impresa per cui sta prestando l’opera. Queste gratificazioni non devono necessariamente essere in denaro. A volte è sufficiente un complimento, oppure un diploma virtuale o cartaceo che confermi il raggiungimento di un certo obiettivo.
Il personale non motivato non avrà il sorriso, lavorerà perché deve (quindi non lavorerà se l’occhio del responsabile non lo controllerà), non trasmetterà senso di appartenenza all’esterno. Basta un solo dipendente scontento a modificare in negativo il clima di un intero locale.
Quali compiti spettano all’imprenditore, per tenere e mantenere attorno a sé persone felici?
- “Sporcarsi” metaforicamente le mani, ossia fare vedere che è presente, osserva e supporta, qualora fosse necessario
- Lasciare la porta dell’ufficio aperta in modo da poter ascoltare eventuali problemi che possano sorgere tra il personale
- Conoscere bene ogni suo dipendente (compresa la situazione famigliare) in modo da mostrare attenzione per piccoli traguardi o eventi che possono coinvolgere le persone del team
- Periodicamente fare un check, con tutti, per verificare come procede l’organizzazione
- Creare momenti di condivisione e festa aperti magari anche ai familiari
- Essere fermi e giusti, ossia trattare tutte le persone allo stesso modo, senza favoritismi di sorta
Questi sono solo alcuni spunti legati alla motivazione del personale. Nel libro Il bar di successo, edito da FrancoAngeli, ho cercato di enucleare nel dettaglio tutte le problematiche.
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