Cartellonistica, sei preparato?
27 Luglio 2017
Bar e ristoranti hanno un alleato prezioso, se vogliono farsi conoscere: la cartellonistica (intesa come insegna, lavagne, totem, pubblicità cartacea, volantini, biglietti da visita). Le soluzioni sono davvero tante, praticabili anche con budget risicati, ma occorre una visione coordinata della comunicazione, del marketing e della promozione.
Perché molti non la prendono in considerazione? Ecco cosa capita di trovare, se si gira per le città con occhio attento:
- Nove volte su dieci la scritta “Aperto” quando invece il locale è chiuso
- Informazioni vecchie e datate, dunque scorrette, relative ai piatti del giorno
- Lavagne scritte con il gesso (bella l’idea dell’artigianalità) ma in malo modo, con parole che vanno a capo in modo insensato e scritte difficili da leggere anche da chi ha una vista perfetta
- Cartelli ambigui che non spiegano se il locale è una trattoria, un ristorante stellato, un take-away
Di fronte a questi errori, viene davvero da pensare che gestire anche l’aspetto della comunicazione sia, per i locali, esageratamente complicato. La variabile “tempo” effettivamente è sempre critica, ma l’imprenditore non deve dimenticare che il cliente, se non capisce quale genere di locale ha davanti, non entra. Fine del business, fine del locale.
Aggiungiamo un elemento di complicazione: oggi la comunicazione non è più solamente cartacea o off line. Ciò che dici e racconti e annunci deve essere veicolato, in modo coordinato, anche attraverso il web, ossia siti, pagine dei Social, piccole news di poche battute su Twitter. Perché serve, questa operazione?
- Il locale non deve essere percepito come “statico”, ma come sempre in movimento. Puoi anche cambiare il menù ogni giorno, ma se non lo racconti… nessuno lo saprà mai
- Questo, come abbiamo già detto tante volte, è il tempo della narrazione, il cliente vuole essere stimolato e vivere un’esperienza emozionale e gustativa. Sta a te solleticarlo con i giusti messaggi in modo che entri nel locale: metà lavoro sarà già fatto
- Il Bello deve permeare ogni angolo del tuo locale, anche se pensi che non sia necessario: è vero che il cliente fidelizzato entra perché il tuo caffè è davvero buono, ma anche perché nel locale si respira profumo di brioche appena sfornato, le vetrinette sono pulite, le luci chiare, i baristi di buon umore, i prodotti ben presentati, ciascuno con un suo cartellino esplicativo. Trascurare uno solo di questi elementi può diventare rischioso…