Il riscatto delle chips e il loro vocabolario
19 Aprile 2017
Bye-bye patatine-contorno, benvenute patatine-principesse della tavola, che tanto piacciono ai clienti. Questo è tempo del loro riscatto. Dopo secoli di considerazione “neutra” (massì, le mangiamo perché costano poco; una purea non gusta mai), finalmente è arrivato il momento della piena dignità d questo alimento (ipocalorico, capace di fornire un buon senso di sazietà, ricco di potassio e povero di sodio). Specie nella modalità chips.
Il tema è caldo a tal punto – e l’offerta talmente ampia – che si è reso necessario predisporre un vero e proprio vocabolario, per aiutare il cliente Ristopiù Lombardia nella scelta della referenza più adatta per il proprio locale. È Chef Ruggero De Lazzari ad accompagnarci alla scoperta di questo mondo dalle forme e dai gusti curiosi. “Innanzitutto ricordiamo che ogni patata a fiammifero ha una diversa sezione; inoltre, non sempre le chips devono essere cotte nell’olio. Alcuni prodotti, infatti, vengono prefritti, congelati e la cottura può essere completata in forno. Poi: quando sentiamo parlare di Stealth, ci troviamo di fronte a patate ricoperte da un film naturale a base di amido di patata, capace di mantenerle croccanti e calde più a lungo. Le Skin-on, invece, sono le patate da consumare con la buccia, nei diversi formati, a fiammifero, rustica, a spicchi. Se le patate devono fungere da raccogli-salsa, ecco che si potranno scegliere le Fry’n Dip, mentre le referenze più indicate in accompagnamento alle carni alla griglia e agli arrosti sono le Steack-House. Infine, il must del momento è rappresentato dalle patate con la buccia dal taglio a spicchio, Dipper Wedge, che riporta subito alla mente un prodotto artigianale”.
Chef Ruggero è disponibile, insieme a tutto lo Staff Ristopiù Lombardia, per consigli, suggerimenti sui prodotti e sulla loro preparazione.
Per saperne di più, http://ristopiulombardia.it/