Sommelier, non solo vino
23 Febbraio 2017
Il sommelier non è, all’interno del locale, il depositario di cultura e conoscenze che riguardano solo il vino. La sua mente deve essere allargata a tutto ciò che è beverage. È vero che i consumi di vino tout court fuori casa sono, nel nostro Paese, in aumento, ma è anche vero che un incredibile numero di altre bevande si sta facendo strada. In occasione dell’ultima edizione di RistorExpo, per esempio, la manifestazione di Erba dedicata agli operatori dell’Horeca, ampio spazio era occupato dalle birre artigianali, trend assolutamente in crescita. Che dire, poi, del mondo degli aperitivi alcolici e analcolici e delle bevande salutistiche?
Per questo motivo chi intende approfondire la conoscenza del segmento “bere”, deve essere disposto a spaziare in ogni dove, non disdegnando nemmeno caffè, distillati e infusi.
E poi andare oltre: questa, infatti, non è che la punta dell’iceberg. Tutte le informazioni di cui sopra devono poi essere ben spese di fronte al consumatore. In pratica, il buon sommelier deve possedere la capacità di proporre, in tutta velocità, e aggiungendo un pizzico di sensibilità, il giusto prodotto al cliente che si trova di fronte. Non è detto che, dopo una cena a base di rossi, il cliente voglia optare per un altro vino per il dessert. Potendo presidiare la completa offerta del locale, il sommelier garantirà al suo interlocutore una migliore customer experience, senza per forza “tirarlo” verso un prodotto della cantina.
Chi intendesse approfondire le sue già ampie conoscenze legate al mondo dei vini, e a tutti questi aspetti di strategia e servizio correlati alla cantina, potrebbe iscriversi al corso Sommelier II livello che l’Academy Ristopiù Lombardia ha organizzato per lunedì 27 febbraio (o dalle 9,30 alle 11,30, oppure dalle 15 alle 17). Il corso, che si terrà presso la sede dell’azienda, in Via Monte Tre Croci 5 a Varedo (MB), prevede un contributo di 20 euro (è invece gratuito per i possessori della Risto Quality Card).